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Sessione 9 - Il fenomeno dell’inattività degli adulti: cause, conseguenze, prospettive di policy.

Coordinatori/coordinatrici di sessione: Laura Zanfrini - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. , Lorenza Alexandra Lorenzetti - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. , Augusto Cocorullo - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  (Università Cattolica del Sacro Cuore – Milano)

 

Descrizione 

Il problema del basso livello di attività della popolazione in età attiva costituisce una criticità strutturale  del mercato del lavoro italiano e una delle principali determinanti dell’impoverimento delle famiglie.

Tale dato, che emerge immediatamente da un confronto con le medie europee e dei paesi Ocse (secondo i dati Eurostat, il tasso di attività della popolazione 20-64enne in Italia nel 2022 – pari al 70,4% – è tra i più bassi e inferiore alla media dell’Europa a 27 di 9 punti percentuali) riguarda, sia pure in misura diversa, tutti i gruppi sociali.

Ciò rende l’approfondimento del fenomeno di particolare interesse, di contro a un’attenzione focalizzatasi tradizionalmente sul problema della disoccupazione. A maggiore ragione se si considera la valenza euristica di tale fenomeno nel fare emergere caratteristiche, ragioni, conseguenze e indicazioni prospettiche con riguardo al rapporto dell’inattività con le “carriere di vita” delle persone, i regimi di accumulazione e riproduzione sociale, le relazioni familiari e i rapporti di genere (specie quando l’inattività coinvolge gli uomini), il benessere individuale e sociale, le disuguaglianze di ordine patrimoniale-reddituale, i modelli emergenti di gestione delle risorse umane.

Per di più, le tradizionali letture dell’inattività (quelle, in particolare, basate sulla relazione tra lavoro retribuito, salute mentale e benessere sociale) risultano insufficienti a cogliere l’impatto delle profonde trasformazioni socio-economiche e valoriali che stanno avvenendo nelle società occidentali, in particolare in quella italiana (traducendosi anche in crescenti difficoltà per le imprese nel reclutare e trattenere le risorse umane di cui hanno bisogno) e quindi i significati e le conseguenze del processo di disconnessione/distacco dal lavoro per gli adulti.

La sessione accoglierà contributi che analizzino il fenomeno anche in chiave comparata, ne offrano letture da diverse prospettive disciplinari e interpretazioni innovative, propongano indicazioni di policy per favorire l’attivazione nel lavoro retribuito e in altri ambiti di vita sociale.

 

Description

The problem of the low level of activity among the working-age population is a structural weakness of the Italian labor market and one of the main determinants of family impoverishment. This issue, which is immediately evident when compared to European and OECD country averages (according to Eurostat data, the activity rate of the population aged 20-64 in Italy in 2022 – at 70.4% – is among the lowest and below the EU-27 average by 9 percentage points), affects, albeit to varying degrees, all social groups. This makes the in-depth examination of the phenomenon particularly interesting, in contrast to the traditional focus on unemployment. This is even more pertinent considering the heuristic value of this phenomenon in revealing characteristics, reasons, consequences, and forward-looking indications concerning the relationship of inactivity with people’s "life careers", regimes of accumulation and social reproduction, family relationships, and gender relations (especially when inactivity involves men), individual and social well-being, wealth and income inequalities, and emerging models of human resource management. Moreover, traditional interpretations of inactivity (those, in particular, based on the relationship between paid work, mental health, and social well-being) are insufficient to grasp the impact of the profound socio-economic and value transformations occurring in Western societies, especially in Italy (which also translates into increasing difficulties for companies in recruiting and retaining the human resources they need) and thus the meanings and consequences of the process of disconnection/detachment from work for adults. The session will welcome contributions that analyze the phenomenon also from a comparative perspective, offer readings from different disciplinary perspectives and innovative interpretations, and propose policy directions to encourage activation in paid work and other areas of social life.

 

Contributi:

L’inattività degli adulti nell’evoluzione del sistema giuridico: la prospettiva del diritto del lavoro
Vincenzo Ferrante (Università Cattolica del Sacro Cuore – Milano); Nicolò Rossi (Università Cattolica
del Sacro Cuore – Piacenza)

Analysing the State and Evolution of Life for Women : Understanding Factors Influencing Labor
Market Activity
Raffaella Patimo (Università degli Studi di Bari); Stefania Basiglio (Università degli Studi di Bari)

Per una scoping review sul fenomeno dell’inattività degli uomini adulti
Augusto Cocorullo (Università Cattolica del Sacro Cuore – Milano); Lorenza Alexandra Lorenzetti
(Università Cattolica del Sacro Cuore – Milano)

Cercare, lasciare, transitare. Percorsi di qualità della vita lavorativa
Giorgio Gosetti (Università degli Studi di Verona)

Adulti inattivi e depressione: una revisione sistematica della letteratura
Ivan Borrelli (Università Cattolica del Sacro Cuore); Paolo Emilio Santoro (Università Cattolica del
Sacro Cuore); Giuseppe Melcore (Università Cattolica del Sacro Cuore); Antongiulio Perrotta
(Dipartimento di Prevenzione, U.O.S.T. Interdistrettuale Ambienti di Lavoro Ambito Sud, ASL Salerno);
Maria Francesca Rossi (Università Cattolica del Sacro Cuore); Maria Rosaria Gualano (Università
Medica Internazionale San Camillo); Umberto Moscato (Università Cattolica del Sacro Cuore)

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