Sessione 7 - Ripensare il welfare nell’era dell’invecchiamento: sfide, politiche e politica per la cura degli anziani, la long-term care e l’invecchiamento attivo/Rethinking welfare in the age of ageing: challenges, policies, and politics for elderly
Coordinatori/coordinatrici di sessione: Franca Maino (Università degli Studi di Milano), Cristiano Gori (Università degli Studi di Trento), Celestina Valeria De Tommaso (Università degli Studi di Milano)
Descrizione
Tra le sfide sociali contemporanee, l'invecchiamento demografico ha assunto un ruolo sempre più centrale: il numero di individui di età pari o superiore a 80 anni è destinato a triplicare, passando da 143 milioni nel 2020 a 426 milioni entro il 2050 (WHO). Sebbene questo fenomeno rappresenti un segnale di progresso sociale, comporta anche un aumento della domanda di servizi di assistenza agli anziani (eldercare) e di long-term care. Se il primo ambito riguarda il supporto agli anziani fragili, il secondo interessa coloro che versano in condizioni di non autosufficienza, richiedendo l'integrazione tra servizi sociali e sanitari.
Nell’ambito dei nuovi rischi sociali (Bonoli 2005), l’invecchiamento della popolazione influisce sempre più sull’allocazione delle risorse familiari destinate all’acquisto di servizi di cura e impone una riconfigurazione dei sistemi di welfare a livello nazionale, regionale e locale per rispondere alla crescente domanda di assistenza formale (Fischer et al. 2024; Simmons et al. 2025), soprattutto nei Paesi in cui le responsabilità di cura ricadono prevalentemente sulle famiglie (Saraceno & Keck 2010; Ciziceno 2024). La necessità di mitigare gli effetti dell’invecchiamento porta inoltre all’adozione di politiche di invecchiamento attivo volte a ritardare la fragilità e la perdita di autonomia, al ripensamento delle politiche per l’abitare (ageing in place e nuove forme di abitare collaborativo) e al ricorso alle nuove tecnologie per ripensare l’accesso e la fruizione dei servizi.
Di fronte ad un welfare in transizione, è essenziale comprendere le traiettorie di policy e politics, evidenziando convergenze e divergenze nei processi di riforma a diversi livelli di governance. Invitiamo contributi che esplorino il modo in cui istituzioni e attori pubblici e privati si stanno adattando ai nuovi rischi sociali connessi all’invecchiamento, con attenzione particolare agli approcci life-course volti alla prevenzione della fragilità e della non autosufficienza e agli approcci collaborativi volti all’attivazione della comunità e allo sviluppo del welfare di prossimità.
Accogliamo proposte con una prospettiva empirica o teorica che analizzino il ruolo di istituzioni, attori internazionali e (sub-)nazionali, partiti politici, veto players istituzionali e gli interessi organizzati nei processi di riforma delle politiche per l’invecchiamento e la longevità. Il panel è aperto a contributi interdisciplinari e con approcci metodologici diversificati (studi comparati, analisi di casi singoli, process-tracing e mix-method).
Description
Among contemporary social challenges, demographic ageing has taken on an increasingly central role: the number of individuals aged 80 and over is expected to triple, rising from 143 million in 2020 to 426 million by 2050 (WHO). Although this phenomenon represents a sign of social progress, it also entails an increase in the demand for elderly care services (eldercare) and long-term care. While the former refers to support for frail elderly people, the latter concerns those in conditions of non-self-sufficiency, requiring the integration of social and healthcare services.
Within the context of new social risks (Bonoli 2005), population ageing increasingly affects the allocation of family resources devoted to the purchase of care services and imposes a reconfiguration of welfare systems at national, regional, and local levels to respond to the growing demand for formal care (Fischer et al. 2024; Simmons et al. 2025), especially in countries where caregiving responsibilities fall predominantly on families (Saraceno & Keck 2010; Ciziceno 2024). The need to mitigate the effects of ageing also leads to the adoption of active ageing policies aimed at delaying frailty and the loss of autonomy, to a rethinking of housing policies (ageing in place and new forms of collaborative living), and to the use of new technologies to rethink access to and use of services.
In the face of a welfare system in transition, it is essential to understand policy and politics trajectories, highlighting convergences and divergences in reform processes at different levels of governance. We invite contributions that explore how institutions and public and private actors are adapting to the new social risks linked to ageing, with particular attention to life-course approaches aimed at preventing frailty and non-self-sufficiency and to collaborative approaches aimed at community activation and the development of proximity welfare.
We welcome proposals with an empirical or theoretical perspective that analyse the role of institutions, international and (sub-)national actors, political parties, institutional veto players, and organised interests in the reform processes of ageing and longevity policies. The panel is open to interdisciplinary contributions and diversified methodological approaches (comparative studies, single case analyses, process-tracing, and mixed-methods).