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Sessione 16 - Le sfide della doppia transizione nell’azione del terzo settore/ The challenges of the double transition in the role of the third sector

Coordinatori/coordinatrici di sessione: M. Busacca (Università Ca’ Foscari Venezia), A. Ciarini (Sapienza Università di Roma), E. Polizzi (Università degli Studi di Milano-Bicocca)

Descrizione 

Negli ultimi anni, il terzo settore e l'impresa sociale hanno affrontato una serie di trasformazioni significative, influenzate dai mutamenti tecnologici, ambientali e sociali (Ciarini 2024; Polizzi 2019). La letteratura sociologica ha ampiamente documentato che queste dinamiche che generano contemporaneamente nuove sfide e opportunità. Non esistono e non sono mai esistite, del resto, transizioni a costo zero. Vale per la transizione digitale e per quella ecologica. Ogni transizione ha dei costi sociali ed economici che non sono né neutri, né equamente distribuiti tra le persone, le organizzazioni sociali e i territori che ne vengono investiti. La transizione digitale ha portato a una riorganizzazione delle modalità operative e comunicative delle organizzazioni del terzo settore ed ha creato nuovi ambiti di azione, modificato l’organizzazione del lavoro e i rapporti stessi con gli utenti e le istituzioni. Studi recenti (Busacca 2025) hanno mostrato come l'adozione di tecnologie digitali possa migliorare l'efficienza e l'efficacia dei servizi offerti, ma anche come possa presentare ostacoli e sfide in termini di competenze digitali e accesso alle risorse tecnologiche, sia da parte degli operatori che dei beneficiari.
Parallelamente, la transizione ecologica ha spinto molti enti di terzo settore a rivedere i propri modelli di azione economica e sociale, nella direzione di una maggiore sostenibilità ambientale. La letteratura (Matutini et al. 2024) ha evidenziato come queste organizzazioni possano svolgere un ruolo assai importante nella promozione di comportamenti ecologicamente responsabili e nella sensibilizzazione delle comunità locali, coniugando questa attenzione con il coinvolgimento di gruppi target vulnerabili.
Infine, l'amministrazione condivisa, in particolare la co-programmazione e la co-progettazione, sono emerse come pratiche innovative per una governance inclusiva e partecipativa, per svariati ambiti di policy, non solo l’assistenza e le politiche sociali territoriali, ma anche la rigenerazione urbana e lo sviluppo territoriale. La letteratura (Fazzi 2023; Maino 2023) ha messo in luce come queste pratiche possano favorire la collaborazione tra enti pubblici e privati, migliorando la qualità dei servizi offerti e rafforzando il tessuto sociale, ma la capacità di uscire da forme di path dependency non è mai certa. Di contro, altre analisi (Borzaga 2020) evidenziano come vi sia anche il pericolo di una crescente istituzionalizzazione, sia pure mediata dal riconoscimento di nuovi spazi d’azione e agency, che è l’altra faccia della parcellizzazione e proceduralizzazione del lavoro sociale (Marocchi 2024; Pasquinelli 2024). Al fine di approfondire questi , invitiamo studiosi e studiose a proporre contributi empirici o teorici volti a rispondere alle seguenti domande: Quali tendenze stanno emergendo tra gli attori del TS rispetto a tali sfide? Quali discorsi e quali pratiche si stanno diffondendo? Con quali tensioni e quali dilemmi? Quali sono gli spazi emergenti di interazione con gli altri attori dei sistemi di welfare? Gli abstract, per essere accolti, dovranno essere originali e contribuire in modo significativo alla comprensione di queste tematiche.

 

Description

In recent years, the third sector and social enterprises have undergone a series of significant transformations, shaped by technological, environmental, and social changes (Ciarini 2024; Polizzi 2019).
Sociological literature has widely documented how these dynamics simultaneously generate new challenges and opportunities. Transitions, after all, have never been cost-free—nor are they now. This holds true for both the digital and ecological transitions. Every transition entails social and economic costs, which are neither neutral nor evenly distributed among individuals, social organizations, and the territories affected.
The digital transition has led to a reorganization of operational and communication practices within third sector organizations. It has opened up new areas of activity, reshaped labor structures, and transformed relationships with users and institutions. Recent studies (Busacca 2025) have shown that the adoption of digital technologies can enhance the efficiency and effectiveness of service provision. However, they also point to obstacles and challenges related to digital skills and access to technological resources—issues that affect both practitioners and beneficiaries.
In parallel, the ecological transition has prompted many third sector entities to revise their economic and social models of action toward greater environmental sustainability. The literature (Matutini et al. 2024) has emphasized the potentially crucial role these organizations can play in promoting ecologically responsible behaviors and raising awareness within local communities—often doing so in conjunction with the inclusion of vulnerable target groups.
Finally, collaborative governance—particularly co-programming and co-design—has emerged as an innovative set of practices for inclusive and participatory policymaking. These approaches have gained traction not only in the areas of social assistance and local welfare policies, but also in urban regeneration and territorial development. Scholarly contributions (Fazzi 2023; Maino 2023) have highlighted the potential of these practices to foster cooperation between public and private entities, improve the quality of services provided, and strengthen the social fabric. Nonetheless, the ability to overcome path dependency remains uncertain. Conversely, other analyses (Borzaga 2020) have pointed to the risk of increasing institutionalization—albeit accompanied by the recognition of new spaces for action and agency—which can also be seen as the flip side of the growing fragmentation and proceduralization of social work (Marocchi 2024; Pasquinelli 2024).
To further explore these issues, we invite scholars to submit empirical or theoretical contributions that aim to address the following questions:
What trends are emerging among third sector actors in response to these challenges? What discourses and practices are gaining traction? What tensions and dilemmas do they entail? What new spaces of interaction are developing with other actors in welfare systems?
Abstracts must be original and offer a significant contribution to the understanding of these themes in order to be considered for acceptance.

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