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Sessione 7 - Disuguaglianze e (in)giustizia ambientale

Coordinatori/coordinatrici di sessione: Anna Maria Zaccaria - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. , Dario Minervini (Università degli Studi di Napoli Federico II) - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Descrizione 

La crisi ecologica rappresenta una questione ormai permanente nel dibattito pubblico, con la sua costante estensione spaziale (oltre i confini nazionali e (amministrativi) e temporale (secondo sviluppi diacronici non allineati con quelli dei processi decisionali istituzionali). L’ emergenza continua generata dalla crisi   si caratterizza per un elevato grado di intersezione fra questioni che hanno una carriera sociale consolidata, come quella della disuguaglianza, e criticità che si sono istituzionalizzate più recentemente, come quelle legate al cambiamento climatico globale. Le Nazioni Unite riconoscono esplicitamente questo nesso nell’elenco degli obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 (obiettivo 10). Sul fronte dell’elaborazione teorica, nelle scienze sociali l’ingiustizia ambientale è stata spesso declinata in termini di squilibri distributivi, procedurali e di riconoscimento (Schlosberg 2007). Un altro fronte di ricerca ha riguardato il pluralismo valoriale che si associa ai conflitti ecologici, frequentemente connotati da un ambientalismo dei poveri (Martínez-Alier 2003) che accompagna le mobilitazioni delle comunità più marginali e che rivendicano la tutela della biodiversità e della diversità culturale, contro la logica estrattivista delle politiche di privatizzazione e finanziarizzazione delle risorse naturali (Harvey 2003).

La sessione è aperta a contributi teorici ed empirici che approfondiscano la relazione fra crisi ecologica e disuguaglianze.  A titolo esemplificativo si invitano riflessioni su: conflitti/controversie ambientali, rischi, pericoli, vulnerabilità e resilienza territoriale, metodi e tecniche di rilevazione delle disuguaglianze ambientali, ingiustizie ambientali e intersezionalità, aree interne/aree metropolitane e crisi ecologica.  

 

Description

he ecological crisis represents a now permanent issue in public debate, with its constant spatial extension (beyond national and administrative borders) and temporal scale (according to diachronic developments not aligned with those of institutional decision-making processes). The ongoing emergency generated by the crisis is characterized by a high degree of intersection between issues that have a consolidated social career, such as inequality, and criticalities that have become institutionalized more recently, such as those related to global climate change. The United Nations explicitly recognizes this link in the list of Sustainable Development Goals of the 2030 Agenda (goal 10). On the front of theoretical elaboration, in the social sciences, environmental injustice has often been defined in terms of distributive, procedural, and recognition imbalances (Schlosberg 2007). Another line of research has concerned the value pluralism associated with ecological conflicts, frequently characterized by a "poor people's environmentalism" (Martínez-Alier 2003) that accompanies the mobilizations of the most marginal communities and that claim the protection of biodiversity and cultural diversity, against the extractivist logic of the privatization and financialization policies of natural resources (Harvey 2003).

 

The session is open to theoretical and empirical contributions that deepen the relationship between ecological crisis and inequalities. By way of example, reflections are invited on: environmental conflicts/controversies, risks, hazards, territorial vulnerability and resilience, methods and techniques for detecting environmental inequalities, environmental injustices and intersectionality, inner areas/metropolitan areas and ecological crisis.

 

Contributi:

Ecological transition and the labour market.
Luca Novelli (Università degli studi di Milano); Renata Semenza (Università degli studi di Milano)

‘Just transition’ policy strategies, a solution to climate indifference? Evidence from a survey
experiment in Italy
Pietro Michael Lepidi (Università di Bologna)

Slow violence e working class ecology. Storia sociale dell'industria chimica di Spinetta Marengo,
Alessandria
Angelo Castellani (Università di Bologna); Vittorio Martone (Università di Torino)

Il ruolo dell’identità collettiva nella definizione di un nuovo lessico della contaminazione ambientale
Mariachiara Santoro (Università di Torino)

L’energia giusta: innovazione sociale e giustizia ambientale nelle comunità rurali off-grid del Sud
Globale
Ivano Scotti (Università di Napoli Federico II)

"Pianificazione delle Emergenze Climatiche in Italia: Strategie Inclusive per Affrontare le
Diseguaglianze Socio-Economiche"
Sofia Cafaro (Dipl. Master Rigenerazione Urbana e Innovazione Sociale)

Energy as a derivative right. Discussing Locel-H2 project results.
Alice Palmieri (Università di Napoli Federico II); Roberta Tofani (Università di Napoli Federico II);
Rosanna De Rosa (Università di Napoli Federico II)

Politiche e pratiche ambientali per un welfare equo-sostenibile: la sfida della transizione eco-sociale
Raffele Sibilio (Università di Napoli Federico II); Angelo Falzarano (Ministero Pubblica Istruzione)

Pittsburgh for Taranto: striving for participatory and inclusive governance in changing steel cities.
Maristella Cacciapaglia (Università degli Studi di Milano)

"L’importanza della scala locale nel consenso/successo delle politiche di protezione ambientale"
Lorenzo Cicatiello (Università di Napoli Orientale), Salvatore Ercolano (Università della Basilicata) , Giuseppe Lucio Gaeta (Università di Napoli l’Orientale) , Mauro Pinto (Università della Campania Luigi Vanvitelli)

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