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Sessione 32 - L’invecchiamento attivo: per necessità, per scelta

Coordinatrice di sessione: Carla Facchini (Università Milano Bicocca)



Descrizione 

 

A fronte di un consistente incremento della popolazione anziana si pone l’opportunità di ripensare i modi con cui supportare chi sta invecchiando nel mantenimento di un ruolo sociale e di una forte identità.

Due ci sembrano le direttrici cui prestare attenzione.

La prima riguarda il mutamento del sistema pensionistico e il conseguente prolungamento dell’attività lavorativa, che può comportare che i lavoratori ‘senior’ da un lato non necessariamente abbiano da un lato le competenze richieste da contesti lavorativi in continuo mutamento, dall’altro possano essere poco motivati ad acquisirne di nuove, rendendo quindi problematico, sia per l’azienda, che per se stessi, il prolungamento della permanenza nel mercato del lavoro.

La seconda direttrice è legata alla transizione al pensionamento che può essere vissuto, specie per chi svolge lavori gratificanti, in modo problematico in quanto connesso alla tendenziale perdita del ruolo sociale e alla necessità di ridefinire la propria identità. Si pone quindi la questione di favorire, anche dopo il pensionamento, il permanere di un ruolo sociale rilevante, ossia di favorire un invecchiamento ‘attivo’. 

Sono ormai molte le analisi che hanno evidenziato come il mantenimento di un ruolo sociale degli anziani costituisca sia una risorsa a livello sociale, che un importante fattore di protezione per i soggetti rispetto alla loro tenuta identitaria e al rischio di un declino.

Si tratta quindi di ripensare sia politiche lavorative a sostegno dei lavoratori senior, sia politiche che promuovano il mantenimento di un loro ruolo sociale. E, per entrambe, capire il possibile ruolo del PNRR

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