Sessione 25 - La resilienza possibile nei servizi di welfare: dalle sfide della pandemia all’innovazione strutturale

Coordinatori di sessione: Caterina Balenzano e Giuseppe Moro (Università di Bari)

Descrizione 

La crisi pandemica ha impattato drasticamente sull’organizzazione dei servizi di welfare, costretti improvvisamente a dover abbandonare approcci e strategie di intervento consolidati e a riconfigurare modelli organizzativi e strumenti operativi, per rispondere ai crescenti bisogni sociali in tempi pandemici. Il sistema di welfare ha dovuto affrontare sfide senza precedenti e, in assenza di linee guida politiche di indirizzo (Katz et al., 2021), molti social workers si sono sentiti sovraccarichi e scarsamente equipaggiati per far fronte alla domanda diversificata di individui, famiglie, e gruppi sociali vulnerabili (Turner, 2020). Ciononostante, la flessibilità degli operatori sociali nell’innovare i metodi di lavoro (ad es., Gregori & Perino, 2020) ha stimolato una rivalutazione della figura dell’assistente sociale, spesso considerata rigida e burocratica (Dellavalle & Cellini, 2020). Tuttavia, la natura dinamica della pandemia e il rischio di continui eventi catastrofici che irrompono drasticamente nel mondo sociale richiedono una riflessione più approfondita sulle possibili riorganizzazioni dei servizi di welfare affinché, al di là delle capacità diversificate dei singoli operatori, siano capaci di fronteggiare con resilienza i nuovi bisogni sociali e l’accentuarsi delle disuguaglianze. La sessione intende stimolare una riflessione sulla resilienza dei servizi di welfare nella fase post-emergenziale, identificando (a) possibili modelli innovativi per promuovere la resilienza del sistema di welfare; (b) esperienze concrete in cui sia evidente la capacità dei servizi di far fronte agli impatti sociali del covid-19, ovvero di mitigare le vulnerabilità e minimizzare le disuguaglianze, rafforzando i fattori di protezione che stimolano le risorse delle persone in difficoltà (Andia & Chorev, 2021).