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Sessione 21 - Risorse e attori non pubblici nelle politiche sociali in transizione: quale ruolo per il secondo welfare?

Coordinatori / Coordinatrici di sessione: Chiara Agostini (percorsi di secondo welfare), Chiara Lodi Rizzini (percorsi di secondo welfare)


Abstract:
L’emergere di nuovi bisogni sociali, unitamente alle esigenze di contenimento della spesa pubblica e alla mancata ricalibratura del nostro sistema di protezione sociale hanno incoraggiato il coinvolgimento di un’ampia e variegata platea di attori economici e sociali nella produzione dei servizi di welfare. Ormai da tempo assistiamo dunque al consolidamento del cosiddetto “secondo welfare”.

        
Questo termine fa riferimento agli interventi realizzati da soggetti privati, parti sociali ed enti del Terzo Settore che mirano a fornire soluzioni e risposte ai rischi e ai bisogni sociali emergenti mobilitando risorse non pubbliche e, ove possibile, integrandole con quelle pubbliche.
Attraverso le tre forme che lo compongono (welfare aziendale territoriale, welfare filantropico e welfare di prossimità), il secondo welfare si aggiunge agli schemi del primo, integra le sue lacune, ne stimola la modernizzazione e mobilita risorse non pubbliche addizionali. 


Orientato da approcci come quello della governance multistakeholder e della collaborative governance, dell’innovazione sociale e delle reti sociali, lo sviluppo del secondo welfare ha aperto nuove opportunità e posto nuove sfide al sistema di protezione sociale italiano, soprattutto in relazione alle dicotomie tra pubblico e privato e tra centro e periferia. 

 

 

Accepted paper:

 

 

Contributed paper:

 

 

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