Sessione 18 - Decent work e agenda 2030: l’occupazione inclusiva, sostenibile e dignitosa tra sfide demografiche e rinnovate diseguaglianze
Coordinatori/coordinatrici di sessione: Giustina Orientale Caputo (Università degli Studi di Napoli Federico II) -
Descrizione
In Italia, nel periodo 2021-2023, si è registrata un’inversione del ciclo dell’occupazione con un miglioramento generale del mercato del lavoro, eppure i dati, pur positivi, nascondono ombre. I lavoratori anziani e giovani risultano tra le categorie maggiormente colpite dalle disuguaglianze strutturali del mercato del lavoro: nel periodo 2012-2022, si registra una contrazione degli occupati 15–49 anni del 22,4%, un incremento del 68,9% degli occupati ultrasessacinquenni e nel 2022 un’incidenza del 23,7% dei disoccupati 50-74enni. Inoltre, nel solo 2023 l’Italia ha registrato l’emigrazione di 36mila giovani tra 18 e 34 anni: fenomeno che per un paese in pieno inverno demografico è ancora più impattante (Censis 2023) e al contempo nel 2022 si registrano oltre 3milioni di working poor (Eurostat).
Nell’attuale contesto socio-economico ai lavoratori anziani è richiesto di rimanere attivi più a lungo, con possibili conseguenze negative per la componente più vulnerabile (Ardito 2021), mentre ai giovani non vengono offerte - a fronte di numerosi ostacoli nell’accesso - condizioni di lavoro stabili o remunerative in grado di garantire sicurezza economica, stabilità e, dunque, benessere connesso al lavoro (Bertolini, Borgna e Romanò 2022).
La differenziazione per età della forza lavoro, dovuta alla convivenza nel sistema economico di quattro o cinque generazioni richiede, dunque, una riflessione che riesca a tenere presente le varie dimensioni dell’occupabilità e di una prospettiva integrata che affronti il tema della sostenibilità del lavoro dal primo impiego fino al pensionamento. Di fronte alle disuguaglianze e alle sfide emergenti nel panorama contemporaneo, al fine di rinnovare il patto sociale del lavoro - affinché quest’ultimo riacquisti la sua funzione strumentale di garanzia per il sostentamento economico e rinnovi i suoi significati espressivi e di profitto simbolico (Semenza 2022) oltre alle sue essenziali funzioni latenti (Jahoda 1987) - diventa cruciale focalizzare l’attenzione su strategie capaci di conciliare equità, giustizia sociale e lavoro dignitoso per tutti e per l’intera carriera.
Questo panel, ispirato dalle direttive dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) e dagli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 sul tema del decent work, invita a presentare lavori che esplorino - con approcci innovativi, spunti teorici e ricerche empiriche - le sfide sopra menzionate. I contributi possono coprire (ma non sono limitati a) temi come pratiche di lavoro sostenibile, equità intergenerazionale nel mercato del lavoro, promozione dell’invecchiamento attivo in relazione alla produttività dei lavoratori maturi, impatto dei cambiamenti demografici su lavoro, qualità del lavoro e sue misurazioni, analisi e valutazione delle politiche sociali e del lavoro, strategie per ridurre le disuguaglianze occupazionali, evoluzione dei significati del lavoro di fronte a fenomeni come quiet quitting e great resignation.
Contributi:
Regulating Ageing: Ageing Workforce Management through Collective Bargaining in Italy and the
Netherlands
Dario Raspanti (Università di Firenze); Luigi Burroni (Università di Firenze); Giulia Cavallini
(Università di Firenze)
Il processo di invecchiamento dei lavoratori migranti in Italia. Caratteristiche e dimensioni del
fenomeno
Antonio Sanguinetti (Irpps-cnr); Mattia Vitiello (Irpps-cnr)
La qualità del lavoro per i giovani nel post-pandemia
Veronica Allegretti (Università di Torino); Sonia Bertolini (Università di Torino); Elena Gobbino
(Università di Torino)
Cercando un lavoro decente: dimissioni volontarie e condizioni di lavoro nell’area fiorentina
Annalisa Tonarelli; (Università di Firenze)
Ritirata dal lavoro? Digital ethnography sul fenomeno dell’antiwork in Italia
Giuseppe Gargiulo (Università degli studi di Napoli Federico II); Adriana Cerasuolo (Università degli
studi di Napoli Federico II) Vincenzo Laezza (Università degli studi di Napoli Federico II)
The Skill Gap Analysis (SGA) in the Italian Worker Employability Guarantee Programme (GOL): a
new tool for the Public Employment Services network
Michela Bastianelli (INAPP); Davide Premutico (INAPP)
Tra politiche attive e passive del lavoro: il contratto di espansione come strumento per la transizione
occupazionale
Pasquale Emanuele De Girolamo (Università degli studi di Milano); Carmela Guarascio (Università di
Macerata); Dario Raspanti (Università di Firenze)
Older workers (in)decent work? Per uno scenario della femminilizzazione
Anna D’Ascenzio (CNR); Greta Falavigna (CNR); Lamonica Valentina (CNR)