Sessione 35 - Che genere di investimenti? Disuguaglianze di genere, PNRR e politiche del lavoro
Coordinatrici di sessione: Marina De Angelis (Inapp - Istituto Nazionale per l'Analisi delle Politiche Pubbliche), Valeria Cirillo (Università degli studi di Bari Aldo Moro), Marcella Corsi (Sapienza Università di Roma) - Minerva – Laboratorio su diversità e disuguaglianza di genere, Sapienza Università di Roma
Descrizione
Il mercato del lavoro italiano si caratterizza per una persistente e multidimensionale disuguaglianza di genere. Secondo le più recenti statistiche, non solo le donne sono meno presenti nel mercato del lavoro ma per quelle che vi accedono il gap retributivo e di condizioni di lavoro è fortemente penalizzante (Inapp 2021). Le donne hanno contratti part-time e meno stabili e sono segregate in settori meno remunerati e tutelati. L’assenza di parità di genere sul mercato del lavoro italiano ha conseguenze di medio e lungo periodo anche sulla crescita potenziale dell’Italia. Secondo le proiezioni di McKinsey, la crescita economica dell’intera Europa si attesterebbe al 9%, in 10 anni, se tutti i paesi si comportassero come quelli più performanti in termini di parità di genere.
In questo contesto, il PNRR rappresenta un’occasione unica di rilancio dell’economia e di intervento sulle disuguaglianze in crescita dagli anni ‘80. Il rischio che si intravede è che nonostante la rilevanza in termini di risorse, l’occupazione, che dal piano deriverà, potrebbe non essere di qualità e non assicurare un effettivo e stabile ingresso nel mercato del lavoro soprattutto per le donne. Sono dunque necessarie attività di raccolta dati, monitoraggio e regole di spesa chiare che possano garantire che l’investimento abbia il necessario ritorno e sia in controtendenza rispetto all’espansione dei working poor (cfr. Garnero et al. 2021).
In tale scenario, questa sessione mira ad analizzare e approfondire se e come il PNRR possa inserirsi nel dibattito di riforma delle politiche del lavoro con particolare riferimento alla questione di genere. Saranno apprezzati, dunque, contributi, teorici e/o empirici, che mirano ad approfondire il tema sia da un punto di vista micro che macroeconomico.